La rivista: “Cavaliere dell’Immacolata”

Giorno dell’Immacolata al Santo

Militi nella Basilica del Santo a Padova - 08.12.2022

“La Citta’ dell’Immacolata” 

(…)

“È il titolo che la Chiesa ha conferito a santa Teresa di Gesù Bambino, morta poco tempo fa. E in realtà non si tratta di un semplice titolo, poiché nel mio viaggio dal Giappone all’India e ritorno mi sto convincendo personalmente che non vi è località in cui ella non sia venerata in modo tutto particolare … Devo raccontare anche le mie “macchinazioni” con lei? Ebbene, ancora prima della sua beatificazione e canonizzazione, dopo di aver letto una sua breve biografia le avevo detto: “Io mi impegno a fare in ogni s. Messa un “memento” (ricordo nella preghiera) per la tua beatificazione e canonizzazione, mentre tu avrai cura della mia missione”. Mentre stavo preparando la prima spedizione missionaria in Estremo Oriente – ella era già stata beatificata e canonizzata – passai per Lisieux e mi presentai alla porta del convento nel quale ella si era fatta santa e nel quale risiedono ancora le tre sorelle di s. Teresina, e chie‐ si che si dicesse a una di costoro di comunicare alla sua santa sorella che io avevo dei diritti da rivendicare nei suoi confronti, poiché era stato concluso un patto ed ora ella era già canonizzata, mentre la mia missione dov’era?... E poco tempo dopo mi trovai in Giappone … Da dove le viene una tale “competenza” nelle faccende missionarie? Ha svolto ella, forse, durante la vita un apostolato missionario in molti paesi pagani? Ha versato ella, forse, il sangue come martire? Nulla di tutto questo. Anzi, non ha mai oltrepassato neppure la soglia del suo monastero di Lisieux, in Francia. Inoltre, nel corso della sua vita, non ha operato miracoli, ma si è fatta santa in modo tanto sublime nella ordinaria e grigia vita quotidiana. Ciò che vale, infatti, non è quello che facciamo, ma il modo, l’intenzione e l’amore con cui lo realizziamo. E qual è stata la sua intenzione? Fare piacere a Gesù, al Bambino Gesù. Ecco l’amore puro. Sopportare con amore le piccole croci quotidiane, lavorare con amore, vivere di amore, essere come un fanciullino che, con carezze d’amore, acquista la benevolenza del cuore del padre e della madre. Ognuno può e deve essere un missionario di questo genere. Ma come conseguire questo scopo? S. Teresa chiama se stessa “fiorellino dell'Immacolata” e riconosce di essere stata educata dall'Immacolata. Siamo anche noi [...], ed Ella ci insegnerà una fiducia senza limiti nell’amore misericordioso di Dio, di cui Ella è la personificazione”.

SK 1263_Patrona di tutte le missioni:

Teresa di Lisieux (s. Teresina muore nel 1897, viene beatificata il 29 aprile 1923 e quindi canonizzata nel 1925; Papa Pio XI la dichiara “patrona di tutte le missioni e dei missionari” il 14 dicembre 1927)

 

(…)in 2023 preghiamo per comunione, partecipazione e missione(…)

Incontro Nazionale a Roma - novembre 2022.

Nel 2023 in virtù di questo cammino sinodale che stiamo facendo, il tema delle intenzioni di preghiera M.I. mensili sarà: "Con San Massimiliano Kolbe per una Chiesa di comunione, di partecipazione e di missione",.  In più →

A Peschiera :

15/5/23: Rinnovo Consiglio Locale di Peschiera!

A Padova: 24 ore…

Giornata di preghiera: 17 e 18 marzo nel Santo

Consacrazione all’ Immacolata a Rovereto

Sabato, 14 maggio 2023, presso la chiesa San Giorgio a Rovereto, durante la Santa Messa delle ore 10, celebrata dal nostro assistente spirituale, padre Franco Ghezzi, si è svolta la solenne Consacrazione all’Immacolata.

Molta emozione in tanti cuori (non solamente quelli dei consacrati), chiesa gremita e grande partecipazione; hanno infuso gioia, speranza, amore e forza ai nuovi Militi e a tutti i presenti.

 

A Mirano :)

Consacrazioni all'Immacolata, il 27 Novembre 2022.

Domenica 29 Maggio 2022: Un Pomeriggio Speciale!

Undici amici e amiche hanno seguito per un anno il percorso formativo per la consacrazione all’Immacolata, guidati dall’assistente spirituale padre Tarcisio Centis nella Basilica di Sant’Antonio di Padova.

Domenica 29 maggio 2022 si è realizzato il loro desiderio di essere Militi dell’Immacolata entrando a far parte del movimento mariano voluto da San Massimiliano Maria Kolbe. Alle 15.30 è avvenuto il momento culminante della consacrazione, all’interno della Scoletta del Santo, con la partecipazione e l’esultanza dei Militi presenti. I consacrati attendevano questo momento con gioia ed emozione immersi in un clima di fede e serenità. Sono consapevoli che chi si consacra all’Immacolata è un testimone che rafforza, in questi difficili tempi, la fede ricevuta con il battesimo. Sono pronti a ripetere ogni giorno con gioia l’“Eccomi” di Maria e il “Lasciati condurre” di San Massimiliano Maria Kolbe.

Ogni milite deve ricordare che la consacrazione non costituisce un punto di arrivo, ma un inizio. Una “nascita” che implica un impegno costante e a volte faticoso, ma che non tarda a regalare gioie e frutti buoni. Frutti dell’albero della vita, da gustare in comunione fraterna. Essere militi dell’Immacolata è un tesoro spirituale da cui attingere in ogni momento, ma rappresenta anche l’appartenenza ad un gruppo. Un “esercito” solo e universale come lo voleva San Massimiliano. Un gregge che si arricchisce e fortifica tramite la molteplicità di anime, voci e talenti “sparpagliati” per il creato, ma uniti nell’intento di convertire quanti più cuori possibili alla verità e alla vera vita. Questi Militi sono i benvenuti nella Milizia dell’Immacolata, e a loro vanno i nostri più cari auguri. E a tutti noi che abbiamo scelto questa strada, possiamo essere costruttori di pace fraterna, di unione e di condivisione, con il coraggio di “tendere una mano”, consapevoli che la Santa Trinità e la Beata Vergine ci assistono.

Marilisa Bianco e Alberto Fassina