San Massimiliano Maria Kolbe
Raimondo Kolbe nasce l’08 gennaio 1894 a Zdunska Wola, in Polonia, da Giulio e Maria Kolbe. La sua famiglia è povera, ma unita e religiosa.
Apparizione della Madonna
A 10 anni, la Madonna gli appare mostrandogli due corone, una bianca simbolo della purezza e l’altra rossa simbolo del martirio.
All'età di sedici anni entra nel Noviziato dei Frati Minori Conventuali di Leopoli con il nome di Fra Massimiliano. Dopo il noviziato viene mandato a studiare a Roma per conseguire la laurea in Filosofia alla Pontificia Università Gregoriana e in Teologia al Collegio Teologico San Buonaventura.
Nasce la Milizia
Il 16 ottobre 1917 insieme a sei confratelli, fonda la Milizia dell’Immacolata.
1922
Nasce la rivista "Il Cavaliere dell'Immacolata"
La tiratura iniziale è di appena cinquemila copie, che però nel 1938 diventeranno addirittura:
1.000.000
La città dell’Immacolata
Nel 1918, il 28 aprile, viene ordinato sacerdote dal cardinale Basilio Pompili a Roma e celebra la sua prima Messa il giorno seguente nella Chiesa di Sant’Andrea delle Fratte.
Nel 1922 lascia Roma per Cracovia, in Polonia. Organizza immediatamente gruppi della Milizia dell’Immacolata. Nel 1927 il principe Giovanni Drucke-Lubecki dona un terreno a Teresin, vicino Varsavia, dove P. Kolbe fonda la Città dell’Immacolata (in polacco Niepokalanov).
Il miracolo del giardino a Nagasaki
Nel mese di febbraio del 1930 Padre Massimiliano va a Nagasaki in Giappone e realizza “Il Giardino dell’Immacolata”.
Questa città è rimasta miracolosamente intatta quando nel 1945 è esplosa a Nagasaki la bomba atomica.
Arrestato dalla Gestapo e portato prigioniero ad Auschwitz
Il 17 febbraio P. Massimiliano viene arrestato per la prima volta e portato nella prigione di Pawiak di Varsavia con altri quattro Padri, tra i quali P. Pius Bartosike, P. Antonin Bajewskiche, Giustino Nazim e Urbano Cieolak, che nel 1999 saranno proclamati Beati.
P. Massimiliano giunge al campo di concentramento di Oswiecim-Auschwitz con un treno carico di prigionieri, dove gli viene assegnato il numero di matricola 16670.
Il 28 luglio il comandante del campo di concentramento di Auschwitz, Fritsch , come rappresaglia per l’evasione di un detenuto dal blocco 14A, al quale apparteneva p. Massimiliano, sceglie 10 detenuti condannandoli alla morte di fame. P. Massimiliano si offre per sostituire un padre di famiglia, Francesco Gajowniczek.
Morire per salvare la vita
La corona rossa del martirio
I condannati vengono chiusi nel bunker sotterraneo del blocco 13. Il 14 agosto, P. Massimiliano viene ucciso con una iniezione endovenosa di fenolo al braccio sinistro. Il 15 agosto, la sua salma viene bruciata in un forno crematorio del campo e le sue ceneri disperse.