Preghiera allo Spirito Santo

Vieni Santo Spirito e scendi su di noi come scendesti sul cuore di Maria.

Avvolgici con la potenza del tuo amore, 

perché  la parola che oggi ascolteremo possa incarnarsi in noi 

come quel giorno s’incarnò nel seno della Vergine Maria.

Donaci i suoi occhi per contemplare Gesù,

i suoi orecchi per udire la Sua voce nell’intimo del nostro cuore,

la Sua umiltà per accorgerci della Sua presenza,

le sue mani povere per riceverlo come tesoro più prezioso.

Donaci la sete di Dio per cercarlo appassionatamente,

per seguirlo sulle vie del dolore e perderci nel suo mistero d’amore.

Amen

Preghiera di affidamento:

 Maria, 

poiché tu sei stata come una porta spalancata al sogno di Dio per te e per l’umanità, poiché tu hai creduto al suo Amore e ti sei fidata ciecamente di Lui, oggi ti voglio affidare tutto me stesso: i miei desideri, le mie paure, i miei difetti, le mie sicurezze e i miei limiti.

Ti chiedo di accompagnarmi in questo cammino e di sostenermi nei momenti del buio e della prova perché anch’io impari a fidarmi, come Te, dei sentieri misteriosi dell’Amore di Dio.

Aiutami a scoprire il sogno che Lui da sempre ha fatto per me

perché la mia vita divenga, come la tua, testimonianza del Suo amore per ogni fratello che incontro.

Amen

Vergine Immacolata, Regina e Madre nostra, cui Dio volle affidare l'opera della nostra santificazione, accogli questa mia preghiera. 

Ti offro tutto il mio essere e tutta la mia vita:
tutto ciò che ho, tutto ciò che sono: il mio corpo, il mio cuore, la mia anima.
Fammi comprendere la volontà di Dio su di me.
Concedimi di riscoprire la mia vocazione cristiana e di vedere l'immensa sua bellezza.
Donami un amore grande ala Chiesa.
Concedimi di conoscerti sempre più profondamente,
di intuire i segreti del tuo amore e di essere un docile strumento
nelle tue mani sull'esempio di san Massimiliano Kolbe,
per condurre tutti i miei fratelli a Dio per mezzo del tuo Cuore immacolato e addolorato.

Amen.

O Maria concepita senza peccato, prega per noi che a te ricorriamo e per quanti a te non ricorrono, in particolare per i nemici della santa Chiesa e per quelli che ti sono raccomandati.

10 tappe:

1 a - Le origini della M.I.

Contesto famigliare, storico e socio-religioso

Come un seme può crescere, svilupparsi e dare i frutti auspicati se messo in un terreno appositamente preparato, così i particolari carismi di Dio calano in un preciso contesto storico adatto al suo sviluppo, e portano frutti in tutto l’ambito ecclesiale e umano.

Dall’avvicendarsi degli eventi, vogliamo cogliere il “dito di Dio” che ha guidato la storia, il “filo d’oro” che ha intessuto tutta la vita di P. Kolbe, fin dal grembo di sua madre!

La famiglia Kolbe. Educazione e personalità di Raimondo (poi P. Massimiliano)

Famiglia di semplici tessitori: la mamma voleva diventare suora, ma non c’era possibilità di accoglienza negli Istituti femminili; il papà un cattolico praticante!!!

Maria Kolbe

Giulio e Maria si sono sposati nel 1891: nel 1892 nasce Francesco, nel 1894 Raimondo, nel 1896 Giuseppe (poi P. Alfonso)¸ in seguito altri due figli, morti però ancora piccoli.

Una famiglia esemplare: erano molto devoti alla Madonna. Ogni anno facevano il pellegrinaggio al Santuario mariano di Czestokowa, dove hanno offerto il primogenito Francesco col desiderio che diventasse prete! Ma… “l’uomo propone e Dio dispone!

Educavano i figli con bontà ed austerità.

Un compagno di Raimondo informa che «papà Giulio badava che i figli crescessero anche fisicamente sani. Perciò, appena caduta la prima neve, li conduceva con sé nei prati per una corsa a piedi nudi».

Di Raimondo la mamma fa una particolareggiata descrizione: «Era un ragazzo molto vivo, svelto, e un tantino dispettoso. Ma, tra i tre figli, per noi genitori era il più obbediente. Raimondo pensava alla cucina, rendeva uno specchio la casa, sbrigandone tutte le faccende.

Fu in questo periodo che avvenne il fatto delle “due corone”.

L’indole vivace e impulsiva di Raimondo metteva spesso alla prova la pazienza di sua madre, che un giorno gli grida: «Io non so cosa sarà di te!». Il rimprovero provoca nel piccolo una vera e propria conversione.

«Avevamo, in casa, un piccolo altarino nascosto davanti al quale spesso si rifugiava a pregare. Mi preoccupai che, per caso, non fosse malato e cominciai a chiedergli che cosa gli stava succedendo. Presi dunque ad insistere: "Alla mammina devi raccontare tutto". Tutto tremante e in lacrime mi disse: "Mamma quando mi dicesti: cosa sarà di te? Io pregai molto la Madonna che me lo dicesse; quando poi, sono andato in Chiesa, di nuovo la pregai per questo motivo; allora, la Madre di Dio mi si è mostrata con due corone in mano, una bianca e una rossa. Mi guardava con amore e mi chiedeva se volevo queste corone. La bianca significa che vivrò nella purezza e la rossa che sarò martire. Risposi che le volevo... allora la Vergine mi ha guardato con dolcezza e poi è scomparsa"».

Fu la madre stessa che rivelò questo segreto con una lettera ai Frati Conventuali di Cracovia dopo che le era stata data la notizia della morte di suo figlio ad Auschwitz

I genitori avevano deciso di far istruire Francesco, e farsi aiutare in casa da Raimondo, ciò ch’egli accettò volentieri. Ma il farmacista di Pabianice, conosciute le capacità di Raimondo, si è impegnato a dargli lezioni private per raggiungere il fratello al secondo corso. Francesco e Raimondo entrano insieme nel Seminario minore dei Frati francescani conventuali a Leopoli, seguiti poi anche da Giuseppe. L’amore per la Patria ha visto coinvolti nella lotta per la liberazione sia il padre Giulio che il fratello Francesco, che hanno perso la vita per questo ideale.




 

 

Raimondo aveva promesso alla Madonna che si sarebbe impegnato a lottare per Lei, ma non sapeva come. Pensava di lottare con le armi militari. Fu mamma Maria che, sapendolo in crisi di scelta, lo andò a trovare nel Noviziato, e lo consigliò a seguire la sua vocazione perché, come dice S. Paolo: “La nostra battaglia non è contro creature di sangue e di carne, ma contro gli spiriti del male. Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove” (Ef. 6,12; 2 Cor. 10,3-5).

Raimondo aveva uno spirito ardente, ma era cagionevole di salute! Ebbe tante sofferenze, che seppe sopportare con eroica fiducia nell’Immacolata e con animo sereno, e che cercò sempre di non far pesare sugli altri ma di offrire tutto per la salvezza delle anime.

In compenso aveva una eccellente intelligenza e una grande ricchezza di doti naturali.

I suoi compagni hanno testimoniato che Fra Massimiliano era capacissimo nelle scienze esatte e specie nella matematica.

 "Era un calcolatore nato: calcolava e raffrontava senza posa, valutava, fissava, combinava bilanci e preventivi. Se ne intendeva di tutto: di motori, di biciclette, di linotype, di radio; conosceva quello che costava poco e quello che costava molto; sapeva dove, come e quando era opportuno comperare… Non c'era sistema di comunicazione troppo veloce per lui; il veicolo del missionario, diceva spesso, dovrebbe essere l'aereo ultimissimo modello" . 

Effettivamente era un genio anche nella fisica. Con un compagno di corso che veniva dagli Stati Uniti aveva studiato una invenzione che avrebbe potuto catturare le onde sonore del passato e che quindi gli avrebbe permesso di udire la voce stessa di Cristo. 

Stava progettando un eteroplano per salire alle stelle per fotografarle e poi ritornare. Il progetto fu presentato al gesuita P. Giuseppe Gianfranceschi, docente di fisica all’Università di Roma e direttore della Università Gregoriana; fondò e diresse la Radio Vaticana. Il professore lo esaminò e lo trovò compilato secondo le leggi della fisica, scientificamente valido, ma troppo costoso da realizzare. Questo in un tempo in cui chi avesse pensato di volare nella stratosfera sarebbe stato giudicato un pazzo. 

Per queste sue ottime capacità intellettuali, nell’ottobre 1912 i Superiori decidono di inviarlo a Roma per gli studi filosofici e teologici.

E saranno queste sue capacità umane che attireranno un giorno l’attenzione della polizia nazista per invitarlo a collaborare con la Germania, dato anche il suo cognome tedesco!

La Polonia nel contesto europeo

Polonia

Nel XVI secolo, sotto la dinastia degli Jagelloni e specialmente sotto Jan III Sobieski, lo stato polacco era uno dei paesi europei più potenti e influenti.

Alla fine del 1700 e per ben 123 anni cessò addirittura di esistere, spartita tra Russia, Austria e Biellorussia, e venne completamente cancellata dalle carte geografiche. Ma la compattezza e l’unità della popolazione polacca si manteneva salda attorno alla roccaforte di Jasna Gora con l’icona della Madonna Nera di Częstochowa, riconosciuta, proclamata e incoronata Regina della Polonia! (cfr. SK 1093.1106).

Nonostante il primato storico e religioso del Santuario di Częstochowa, e la grande devozione della famiglia a quella sacra Immagine, il P. Kolbe in tutti i suoi Scritti non nomina mai Maria come “la Madonna Nera di Częstochowa”, ma sempre e solo come “l’Immacolata”!

Lourdes  con l’auto presentazione di Maria: “Io sono la Concezione immacolata” (1858).

Certamente hanno influito su questa devozione l’entusiasmo suscitato dalla proclamazione del Dogma dell’Immacolato Concepimento di Maria (1854) e soprattutto le apparizioni di Lourdes  con l’auto presentazione di Maria: “Io sono la Concezione immacolata” (1858).

L'indipendenza della Polonia venne riguadagnata nel 1918, in seguito alla prima guerra mondiale.

Dopo la seconda guerra mondiale, divenne uno stato satellite dell'Unione Sovietica, la Repubblica Popolare Polacca. Nel 1989, le prime elezioni parzialmente libere ottennero la libertà dal partito comunista.

Se in Polonia Fra Massimiliano aveva conosciuto e sperimentato il conseguenze del regime socialista russo, a Roma s’imbatte nella furiosa battaglia della Massoneria contro la Chiesa. Quella, una corrente ideologica di pensiero intorbidita da influssi maligni; questa, una azione diretta del Maligno per distruggere la Chiesa e l’umanità.

 Ecco il suo pensiero nei confronti di queste due forze oscure.

 Il socialismo

 “Si deve riconoscere che la classe operaia è stata in gran parte trascurata, e che il socialismo ha preso le sue difese, ma bisogna deplorare il fatto che esso abbia colpito la Chiesa, e che stia facendo di tutto per strappare all'uomo il preziosissimo tesoro della fede. Esso genera unicamente la schiavitù e la tirannia del governo sui cittadini, e misconosce le aspirazioni della libera natura umana. Queste deviazioni sono una attività metodica come quella dei ”Fratelli del martello e della cazzuola(i massoni), i quali sfruttano ogni occasione per attuare il motto da essi decretato nell'anno 1717:’Distruggere ogni religione soprattutto quella cattolica’! (SK 1026).











La massoneria

Non è nata come istituzione anticlericale, ma si sviluppò in tal senso.

La Chiesa cattolica ha sempre rifiutato la concezione mistica propria della massoneria, dichiarandola incompatibile con la dottrina cristiana, anche perché la massoneria, in Italia e in altri paesi, si è storicamente associata a personalità e movimenti anticlericali.

Già nel 1884 il Papa Leone XIII constatava che ”da un secolo e mezzo la massoneria è cresciuta smisuratamente, e con spavalderia e astuzia ha conquistato tutti i gradi della gerarchia sociale e preso un potere quasi uguale a quello della monarchia... I tristi effetti prodotti nelle famiglie e nell'ordine pubblico dalle persecuzioni contro la Chiesa, contro il Papa, sono dovute specialmente alla massoneria”.

 I documenti principali della Chiesa in merito:

 * la lettera apostolica “In eminenti apostolatus” di papa Clemente XII del 1738 con la quale scomunica il cattolico che a qualunque titolo appartenga ad un'associazione massonica:

«Con la presente Nostra Costituzione, in perpetuo, condanniamo e proibiamo le Società dei Liberi Muratori o Massoni. 

Pertanto severamente comandiamo a tutti ed ai singoli fedeli che nessuno ardisca o presuma di istituire, propagare o favorire le predette Società dei Liberi Muratori o Massoni o altrimenti denominate; di iscriversi ed aggregarsi ad esse; sotto pena di scomunica per tutti i contravventori da incorrersi ipso facto, e senza alcuna dichiarazione, dalla quale nessuno possa essere assolto, se non in punto di morte, da altri all'infuori del Romano Pontefice pro tempore».

 * nel canone 2335 del CJC, papa Benedetto XV (1917)  scomunica latae sententiae o ipso facto chi aderisce ad un'associazione massonica

 * nel CJC del 1983 non appare più la parola massoneria; il canone 1374 stabilisce che «chi aderisce ad una associazione che complotta contro la Chiesa sia punito con una giusta pena; chi poi tale associazione promuove o dirige sia punito con l'interdetto».

 * la Dichiarazione sulla massoneria della Congregazione per la Dottrina della Fede (con il Card. Joseph Ratzinger) approvata da Giovanni Paolo II il 26.11.1983, ribadisce la condanna relativa all'appartenenza, venendo così a costituire interpretazione autentica del canone 1374.

Il 23 febbraio 1985 L'Osservatore Romano dà la motivazione della condanna e della diffida espresse nella Dichiarazione del 1983: «Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l'iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione.

A proposito della Massoneria, P. Kolbe scriveva:

“Di primo acchito potrà sembrare esagerata l'affermazione che il principale e il più potente nemico della Chiesa è la massoneria”... Su tutta la faccia della terra ferve una lotta contro la Chiesa. Il nemico si manifesta sotto abiti diversi e denominazioni diverse: socialismo, bolscevichi, materialisti, teosofia. E’ proprio una guerra, non fatta di mitragliatrici, cannoni, aerei, gas asfissianti; tuttavia è una autentica guerra “non condotta con creature di sangue di carne, ma contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male” (SK 1254).

 Erano tempi difficili per la Chiesa:

 - Nel 1917 in Russia, i bolscevichi, guidati da Lenin, si impadronirono del potere. La rivoluzione bolscevica si trasformò in un materialismo ateo e rivoluzionario, apertamente avverso alla Chiesa.

 - Nel 1917 ricorreva i 200 anni dalla nascita della Grande Loggia d’Inghilterra (Massoneria).

 A contrapporre queste due correnti negative dell’ottobre 1917, ecco due eventi di luce:

13 ottobre 1917 : Fatima

16 ottobre 1917 : la Milizia dell’Immacolata.

13 ottobre 1917 - Miracolo del Sole - Ratima Portogallo